biografia | ||
Pino Mongiello nasce a Salò nel 1944. Nel 1964 si iscrive alla Facoltà di Lettere Moderne dell’Università Cattolica di Milano. Si laurea, sotto la guida del prof. Gianfranco Bettetini, con una tesi su Pasolini, nella quale mette a confronto le scritture letteraria e filmica, allo scopo di individuare analogie e differenze semantiche tra sceneggiatura e film de Il Vangelo secondo Matteo. Quanto al film, l’analisi effettua una verifica delle singole sequenze, produce un puntuale esame delle riprese, coglie i diversi piani di avvicinamento alle figure, osserva le panoramiche e i movimenti di macchina; per quanto attiene la sceneggiatura, vengono individuati, tra gli altri, i riferimenti alla storia dell’arte italiana. Un simile approccio di lettura è entrato a far parte del modo di avvicinarsi alle cose di chi si è dedicato a quegli studi. A metà degli anni Settanta viene eletto consigliere comunale presso il Comune di Salò, quindi è nominato assessore alla Cultura. In questa veste cerca un approccio col concittadino Attilio Forgioli, residente a Milano. Con lui ipotizza la costituzione, a Salò, della Civica Raccolta del Disegno (1983), grazie anche al contributo di idee fornito dal critico Flaminio Gualdoni. Con Forgioli intreccia una duratura amicizia, intensa sul piano umano, proficua sul versante degli scambi culturali. Grazie a Forgioli entra anche in confidenza col mondo, per lui inesplorato, della Nuova figurazione e dei segni, figurativi e astratti, che gradualmente vengono a confluire, arricchendola, nella Raccolta della sua città. La professione dell’insegnamento in un Istituto Superiore lo induce ad approfondire gli autori del Novecento e ad interrogarsi sulle metodologie didattiche idonee ad educare gli allievi all’osservazione critica delle cose. Ecco allora entrare in gioco la fotografia. Per tutto il tempo della sua attività professionale, tuttavia, non coltiva mai l’idea di misurarsi pubblicamente con i suoi scatti fotografici, ritenendo di doverli relegare al solo ambito amatoriale. In effetti, l’impegno comunale lo assorbirà sempre più, specie quando assumerà l’incarico di sindaco (1989-1994). È soprattutto negli anni di presidenza della Comunità del Garda (2000-2005), ruolo che gli consentirà di effettuare frequenti spostamenti intorno al lago sotto una luce che muta col variare delle stagioni, che prende maggiore confidenza con l’apparecchio fotografico, tanto che nel 2004, durante una visita di cortesia alle autorità del Lago Balaton (Ungheria), accetterà di esporre nella sede comunale di Balatonfured una selezione di sue foto a soggetto benacense, che suggeriscono una lettura inconsueta del Garda per la sobrietà con cui viene proposto il paesaggio. Per poco più di un decennio, cessata l’attività scolastica, riveste la carica di presidente dell’Ateneo di Salò (fino al 2015), sodalizio culturale che gli dà l’occasione di riprendere a dedicarsi agli approfondimenti storico-letteratura. Negli anni riesce pure ad effettuare periodici viaggi culturali, dall’Europa al Medio Oriente, durante i quali il suo occhio fotografico si esercita con scioltezza e libertà. Nel 2008 gli viene proposta dalla Rivista bresciana on-line G9 una mostra fotografica dedicata alla Giordania, presso il Caffè della stampa di Piazza Loggia, a Brescia. Nello stesso anno, incaricato dalla Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano, porta alle stampe una pubblicazione fotografica riguardante la vita pubblica del territorio dal 1945 al 2005. Nel 2011 allestisce presso il Palazzo comunale di Salò la mostra fotografica Dove è di casa la poesia, dedicata a Montale, Svevo, Luzi. Nel 2012, per le celebrazioni tricentenarie della presenza della Visitazione in Salò, riceve l’incarico dal Monastero di documentare fotograficamente la clausura visitandina nei suoi aspetti quotidiani. La Biblioteca civica Queriniana di Brescia lo incarica di predisporre nelle proprie sale una mostra fotografica, con immagini d’epoca e con fotografie nuove, dedicata alla poesia di Giovanni Pascoli, nel centenario della morte. Nel 2013, in occasione dei 150 anni dalla nascita di Gabriele d’Annunzio, pubblica, con il patrocinio del Vittoriale di Gardone R., Il priore in peccato di gola, con fotografie da lui stesso realizzate sui cibi, gli orti e la cucina del Vittoriale. Dal 2008 al 2017 la Rivista on-line G 9 di Brescia pubblica periodicamente sul proprio sito (www.gruppo2009.it) suoi reportage fotografici a testimonianza dei suoi viaggi: si tratta di paesaggi e di riferimenti letterari, dal delta del Po al Gargano, dalla Sardegna alla Turchia, dall’Egitto al Portogallo, dall’Andalusia alla Russia, dalla San Pietroburgo di Pushkin e di Dostoevskij, alla Lisbona di Pessoa e Saramago. La rivista trimestrale bresciana AB ha iniziato a pubblicare i suoi appunti fotografici sul fiume Chiese. Da qualche anno cura servizi sulle opere che il pittore Forgioli va elaborando in Alagna Valsesia. Ha da poco concluso una ricognizione fotografica sui monasteri della Moldova, sul delta del Danubio (Romania) e in diversi luoghi dell’Iran e del Marocco. A partire dal 2017 ha instaurato un rapporto di amicizia con lo scrittore Francesco Permunian: insieme a lui ha realizzato il volume fotografico IN CERTI LUOGHI DELL’ANIMA (Garda, Gargano, Polesine), con testi dello stesso Permunian e postfazione di Nino Dolfo. | ||